I rubinetti per uso domestico, principalmente utilizzati in ambiente cucina o rubinetteria bagno per l’erogazione di acqua calda e fredda, sono fondamentalmente di quattro tipi:
L’invenzione del miscelatore è dovuta all’architetto e designer danese Arne Jacobsen, che progetta per Vola il primo miscelatore nel 1968, anticipando molto i tempi in fatto di design e funzionalità; ancora oggi si vendono i miscelatori disegnati e progettati da Jacobsen, che continuano ad essere molto amati dagli architetti moderni.
I miscelatori, nel tempo, hanno sostituito i rubinetti tradizionali con valvola a vite, nei quali l’erogazione dell’acqua calda e fredda viene ottenuta in maniera separata, per cui la temperatura finale della miscela dipende dall’apertura combinata delle due valvole.
La possibilità di miscelare l’acqua calda e fredda, eseguendo un semplice movimento combinato di rotazione verso destra o sinistra (di solito per regolare la temperatura) e di traslazione verso l’alto o verso il basso (di solito per regolare la portata), per avere il flusso adatto alle esigenze del singolo utilizzatore, è indubbiamente uno degli aspetti più comodi ed interessanti.
Regolare il flusso nei rubinetti tradizionali avviene per tentativi successivi, fino al raggiungimento della portata e della temperatura desiderata, con relativo spreco di acqua. Soprattutto quando è un bambino ad utilizzarlo, possono passare anche alcuni minuti prima di ottenere la temperatura giusta: è per questo motivo che i rubinetti a vite sono usciti dal mercato (eccezion fatta per quei casi dove c’è la possibilità di erogare solo acqua fredda), e nelle case si trovano solo se di vecchia installazione; inoltre oggi sono disponibili miscelatori economici a prezzi bassissimi che rendono i vecchi predecessori completamente obsoleti.
I criteri estetici sono soggettivi, e tecnica e design odierni hanno creato infinite possibilità: esistono tanti stili, dal retrò al contemporaneo passando per il classico o per le linee semplici del design minimalista. Ovviamente il miglior modo per scegliere è quello di abbinare i rubinetti allo stile dei mobili e/o delle finiture della stanza. E c’è chi questo abbinamento ama farlo anche per contrasto.
Esistono finiture acciaio inox cromato, spazzolato, satinato, o anche ramate o ottonate per conferire un aspetto più rustico. Le forme possono essere molto rotonde o dure e quadrate.
Il tipo di lega garantisce l’assenza di sostanze nocive che potrebbero penetrare nell’acqua. I rubinetti di scarsa qualità possono contenere del piombo o altri metalli pesanti. Il rischio, dal punto di vista sanitario, è quindi maggiore ed è meglio non correrlo, soprattutto per un rubinetto da cucina. La garanzia, oltre a quella minima legale, è estesa da alcune grandi marche anche per le parti fragili, è questo un rassicurante e segno di qualità.
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